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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > ORGOGLIO E PREGIUDIZIO   
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Autore ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 12-02-2006 20:28  
quote:
In data 2006-02-11 08:30, kubrickfan scrive:
e si puo' discutere su quel finale monco e morto che onestamente lascia un po' il sapore dell'incompiuto



discutiamone: secondo me è geniale col suo andare contro le aspettative dello spettatore che si immagina l'ultima scena con lui e lei che si rincorrono felici per il prato. un tocco di classe secondo me.

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 12-02-2006 23:42  
sono d'accordo con te kage in un film diverso, in uan situazione e tematica diversa,in questo contesto per me stona parecchio ( la corsa nel prato mi sembra stucchevole e falsa , si puo' pensare a qualcosa d'altro un po' meno mielosa...) anche perche' la filologia del film era netta e far immaginare l' end che comunque il film da'e indirizza un po' forzato.

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jimbolo


Reg.: 16 Nov 2005
Messaggi: 90
Da: bergamo (BG)
Inviato: 13-02-2006 18:27  
be' e' praticamente uguale al libro.certo se non piace jane austen, e' meglio non andare a vederlo.cmq l'ho trovato ben fatto ed e' adorabile la figura del papa' di liz.cmq e' bello sentire di tanto in tanto il linguaggio ottocentesco dei veri corteggiamenti.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 14-02-2006 00:17  
quote:
In data 2006-02-13 18:27, jimbolo scrive:
be' e' praticamente uguale al libro.certo se non piace jane austen, e' meglio non andare a vederlo.cmq l'ho trovato ben fatto ed e' adorabile la figura del papa' di liz.cmq e' bello sentire di tanto in tanto il linguaggio ottocentesco dei veri corteggiamenti.



Non direi proprio che è uguale al libro. A parte il fatto che è un filmettino così così.

La mia opinione è la seguente:

Il celebre romanzo della scrittrice britannica Jane Austen vantava - dato il soggetto sentimental-popolare -, numerosi adattamenti televisivi, e, insolitamente, un'unica traduzione cinematografica diretta nel 1940 da Robert Z. Leonard, con Laurence Oliver nel ruolo del “bel tenebroso” Mr. Fitzwilliam Darcy.
Dopo 65 anni, Joe Wright - autore di “corti” e telefilm, vincitore di premi vari per miniserie televisive -, esordisce nel lungometraggio ripresentando la romantica fabula austeniana, con esiti che fanno rimpiangere senza posa il sontuoso, arguto, intelligente e ben caratterizzato/interpretato mix di melodramma e commedia - un po’ vecchia maniera, ma che messinscena! - dell’età d’oro hollywoodiana. Non occorre tuttavia paragonare le due pellicole per rendersi conto dell’intrinseca futilità di questo feuilleton realizzato nel Regno Unito, in arrivo presso le sale del Bel Paese. In Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright si narrano le vicende di due giovani ricchi e di buona famiglia che, giunti in una contrada rurale dell’Inghilterra di fine settecento, provocano scompiglio fra le fanciulle del villaggio, soprattutto nella modesta famiglia dell’ansiosa signora Bennet, la quale ha ben cinque belle figlie da maritare, possibilmente al miglior offerente. Tra feste, balli, innamoramenti, inganni, umiliazioni, “orgogli e pregiudizi”, malintesi, slanci di generosità, fughe e ritorni.., in ultimo trionferà l’amore. Con una messinscena da fiction televisiva di gran lusso, che enfatizza oltre misura, e limitatamente a quelli, i toni romantici e sentimentali del già di per se robustamente “ottocentesco” testo letterario, il film finisce per svilirne i contenuti più sfumati e salienti (tradendo dunque lo spirito del romanzo, concesse le legittime, inevitabili libertà narrative che il cinema si prende per riadattare al suo il linguaggio della scrittura), quali la minuziosa descrizione dei luoghi, del contesto storico, socio-culturale, l’approfondimento delle psicologie e degli stati d’animo. Tutto questo resta in superficie, appena accennato, in una pellicola che punta allo spettacolo leggero e che verosimilmente incontrerà i favori di un pubblico affezionato al cinema sentimentalista e dalla lacrima facile. Eccezione fatta per il sempreverde, bravo e misurato Donald Sutherland, in coppia (Mr. and Mrs. Bennet) con Brenda Blethyn (encomiabile in L' Erba di Grace e Segreti e Bugie), il resto del cast, soprattutto quello maschile, recita sopra e sotto le righe, in ruoli affatto stereotipati ed anemici, caricaturali alla stessa stregua dei dialoghi che scadono nel ridicolo durante i siparietti in odore di colta riflessione “filosofica”. Alla legnosa ed impacciata interpretazione di Matthew Macfadyen, nei panni di Mr. Darcy, corrisponde quella apparentemente più disinvolta di Elizabeth/Keira Knightley, la quale, per di più ed in eccesso, sciorina tutto un repertorio di smorfiette e mossette da commediola trendy americana per teen ager. Si è ben lontani dal portamento aggraziato delle fanciulle del secolo diciottesimo: le giovani attrici si muovono nel film come se indossassero un ruvido paio di jeans. Non mancano gli ingredienti per rendere il girato bello da vedersi, ma gli scenari da favola romantica, le sequenze di feste danzanti in lussuose dimore, la musica da “foglio d’album” ottocentesco, le calde tonalità di una fotografia banalmente naturalista, il tutto, pur nella suadente ed affabulatoria magniloquenza della messinscena, tradisce la sua natura manierata, un deciso tratto di oleografismo patinato che, dopo ben 128 minuti di proiezione, finiamo per dimenticare non appena abbandonata la sala.

Già pubblicato in
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 14-02-2006 10:36  
quote:
In data 2006-02-14 00:17, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-02-13 18:27, jimbolo scrive:
be' e' praticamente uguale al libro.certo se non piace jane austen, e' meglio non andare a vederlo.cmq l'ho trovato ben fatto ed e' adorabile la figura del papa' di liz.cmq e' bello sentire di tanto in tanto il linguaggio ottocentesco dei veri corteggiamenti.



Non direi proprio che è uguale al libro. A parte il fatto che è un filmettino così così.

La mia opinione è la seguente:

Il celebre romanzo della scrittrice britannica Jane Austen vantava - dato il soggetto sentimental-popolare -, numerosi adattamenti televisivi, e, insolitamente, un'unica traduzione cinematografica diretta nel 1940 da Robert Z. Leonard, con Laurence Oliver nel ruolo del “bel tenebroso” Mr. Fitzwilliam Darcy.
Dopo 65 anni, Joe Wright - autore di “corti” e telefilm, vincitore di premi vari per miniserie televisive -, esordisce nel lungometraggio ripresentando la romantica fabula austeniana, con esiti che fanno rimpiangere senza posa il sontuoso, arguto, intelligente e ben caratterizzato/interpretato mix di melodramma e commedia - un po’ vecchia maniera, ma che messinscena! - dell’età d’oro hollywoodiana. Non occorre tuttavia paragonare le due pellicole per rendersi conto dell’intrinseca futilità di questo feuilleton realizzato nel Regno Unito, in arrivo presso le sale del Bel Paese. In Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright si narrano le vicende di due giovani ricchi e di buona famiglia che, giunti in una contrada rurale dell’Inghilterra di fine settecento, provocano scompiglio fra le fanciulle del villaggio, soprattutto nella modesta famiglia dell’ansiosa signora Bennet, la quale ha ben cinque belle figlie da maritare, possibilmente al miglior offerente. Tra feste, balli, innamoramenti, inganni, umiliazioni, “orgogli e pregiudizi”, malintesi, slanci di generosità, fughe e ritorni.., in ultimo trionferà l’amore. Con una messinscena da fiction televisiva di gran lusso, che enfatizza oltre misura, e limitatamente a quelli, i toni romantici e sentimentali del già di per se robustamente “ottocentesco” testo letterario, il film finisce per svilirne i contenuti più sfumati e salienti (tradendo dunque lo spirito del romanzo, concesse le legittime, inevitabili libertà narrative che il cinema si prende per riadattare al suo il linguaggio della scrittura), quali la minuziosa descrizione dei luoghi, del contesto storico, socio-culturale, l’approfondimento delle psicologie e degli stati d’animo. Tutto questo resta in superficie, appena accennato, in una pellicola che punta allo spettacolo leggero e che verosimilmente incontrerà i favori di un pubblico affezionato al cinema sentimentalista e dalla lacrima facile. Eccezione fatta per il sempreverde, bravo e misurato Donald Sutherland, in coppia (Mr. and Mrs. Bennet) con Brenda Blethyn (encomiabile in L' Erba di Grace e Segreti e Bugie), il resto del cast, soprattutto quello maschile, recita sopra e sotto le righe, in ruoli affatto stereotipati ed anemici, caricaturali alla stessa stregua dei dialoghi che scadono nel ridicolo durante i siparietti in odore di colta riflessione “filosofica”. Alla legnosa ed impacciata interpretazione di Matthew Macfadyen, nei panni di Mr. Darcy, corrisponde quella apparentemente più disinvolta di Elizabeth/Keira Knightley, la quale, per di più ed in eccesso, sciorina tutto un repertorio di smorfiette e mossette da commediola trendy americana per teen ager. Si è ben lontani dal portamento aggraziato delle fanciulle del secolo diciottesimo: le giovani attrici si muovono nel film come se indossassero un ruvido paio di jeans. Non mancano gli ingredienti per rendere il girato bello da vedersi, ma gli scenari da favola romantica, le sequenze di feste danzanti in lussuose dimore, la musica da “foglio d’album” ottocentesco, le calde tonalità di una fotografia banalmente naturalista, il tutto, pur nella suadente ed affabulatoria magniloquenza della messinscena, tradisce la sua natura manierata, un deciso tratto di oleografismo patinato che, dopo ben 128 minuti di proiezione, finiamo per dimenticare non appena abbandonata la sala.

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grande. ancora una volta hai detto tutto quello che mi aspettavo di sentire da te.

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jimbolo


Reg.: 16 Nov 2005
Messaggi: 90
Da: bergamo (BG)
Inviato: 14-02-2006 14:45  
quote:
In data 2006-02-14 00:17, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-02-13 18:27, jimbolo scrive:
be' e' praticamente uguale al libro.certo se non piace jane austen, e' meglio non andare a vederlo.cmq l'ho trovato ben fatto ed e' adorabile la figura del papa' di liz.cmq e' bello sentire di tanto in tanto il linguaggio ottocentesco dei veri corteggiamenti.



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Il celebre romanzo della scrittrice britannica Jane Austen vantava - dato il soggetto sentimental-popolare -, numerosi adattamenti televisivi, e, insolitamente, un'unica traduzione cinematografica diretta nel 1940 da Robert Z. Leonard, con Laurence Oliver nel ruolo del “bel tenebroso” Mr. Fitzwilliam Darcy.
Dopo 65 anni, Joe Wright - autore di “corti” e telefilm, vincitore di premi vari per miniserie televisive -, esordisce nel lungometraggio ripresentando la romantica fabula austeniana, con esiti che fanno rimpiangere senza posa il sontuoso, arguto, intelligente e ben caratterizzato/interpretato mix di melodramma e commedia - un po’ vecchia maniera, ma che messinscena! - dell’età d’oro hollywoodiana. Non occorre tuttavia paragonare le due pellicole per rendersi conto dell’intrinseca futilità di questo feuilleton realizzato nel Regno Unito, in arrivo presso le sale del Bel Paese. In Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright si narrano le vicende di due giovani ricchi e di buona famiglia che, giunti in una contrada rurale dell’Inghilterra di fine settecento, provocano scompiglio fra le fanciulle del villaggio, soprattutto nella modesta famiglia dell’ansiosa signora Bennet, la quale ha ben cinque belle figlie da maritare, possibilmente al miglior offerente. Tra feste, balli, innamoramenti, inganni, umiliazioni, “orgogli e pregiudizi”, malintesi, slanci di generosità, fughe e ritorni.., in ultimo trionferà l’amore. Con una messinscena da fiction televisiva di gran lusso, che enfatizza oltre misura, e limitatamente a quelli, i toni romantici e sentimentali del già di per se robustamente “ottocentesco” testo letterario, il film finisce per svilirne i contenuti più sfumati e salienti (tradendo dunque lo spirito del romanzo, concesse le legittime, inevitabili libertà narrative che il cinema si prende per riadattare al suo il linguaggio della scrittura), quali la minuziosa descrizione dei luoghi, del contesto storico, socio-culturale, l’approfondimento delle psicologie e degli stati d’animo. Tutto questo resta in superficie, appena accennato, in una pellicola che punta allo spettacolo leggero e che verosimilmente incontrerà i favori di un pubblico affezionato al cinema sentimentalista e dalla lacrima facile. Eccezione fatta per il sempreverde, bravo e misurato Donald Sutherland, in coppia (Mr. and Mrs. Bennet) con Brenda Blethyn (encomiabile in L' Erba di Grace e Segreti e Bugie), il resto del cast, soprattutto quello maschile, recita sopra e sotto le righe, in ruoli affatto stereotipati ed anemici, caricaturali alla stessa stregua dei dialoghi che scadono nel ridicolo durante i siparietti in odore di colta riflessione “filosofica”. Alla legnosa ed impacciata interpretazione di Matthew Macfadyen, nei panni di Mr. Darcy, corrisponde quella apparentemente più disinvolta di Elizabeth/Keira Knightley, la quale, per di più ed in eccesso, sciorina tutto un repertorio di smorfiette e mossette da commediola trendy americana per teen ager. Si è ben lontani dal portamento aggraziato delle fanciulle del secolo diciottesimo: le giovani attrici si muovono nel film come se indossassero un ruvido paio di jeans. Non mancano gli ingredienti per rendere il girato bello da vedersi, ma gli scenari da favola romantica, le sequenze di feste danzanti in lussuose dimore, la musica da “foglio d’album” ottocentesco, le calde tonalità di una fotografia banalmente naturalista, il tutto, pur nella suadente ed affabulatoria magniloquenza della messinscena, tradisce la sua natura manierata, un deciso tratto di oleografismo patinato che, dopo ben 128 minuti di proiezione, finiamo per dimenticare non appena abbandonata la sala.

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ok scusa,vorra'dire che aspettero' una tua versione.


[ Questo messaggio è stato modificato da: jimbolo il 14-02-2006 alle 14:47 ]

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Sylvian

Reg.: 15 Feb 2006
Messaggi: 1
Da: parma (PR)
Inviato: 15-02-2006 23:08  
Salve a tutti sono un neo iscritto e comincio appunto con questo film che non mi e' piaciuto , per la storia e per la saccenza con cui si presenta per tutta la durata . Niente di particolarmente interessante , un film che appena si esce dalla sala lo si dimentica

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 16-02-2006 08:52  
quote:
In data 2006-02-15 23:08, Sylvian scrive:
un film che appena si esce dalla sala lo si dimentica



falso visto che io me lo ricordo abbasanza bene

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 17-02-2006 12:52  
Vabbè, oltre che quotare l'intero mio scritto per ben due volte, inutilmente, avete qualcosa di più cicciotto da dire?

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 17-02-2006 13:47  
quote:
In data 2006-02-17 12:52, AlZayd scrive:
Vabbè, oltre che quotare l'intero mio scritto per ben due volte, inutilmente, avete qualcosa di più cicciotto da dire?



invero ho qualcosa di troppo cicciotto e quindi mi passa la voglia di scriverlo

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 18-02-2006 01:07  
quote:
In data 2006-02-17 13:47, kagemusha scrive:
quote:
In data 2006-02-17 12:52, AlZayd scrive:
Vabbè, oltre che quotare l'intero mio scritto per ben due volte, inutilmente, avete qualcosa di più cicciotto da dire?



invero ho qualcosa di troppo cicciotto...



Ci vorrebbe la Contessa manina!


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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 18-02-2006 14:03  
quote:
In data 2006-02-18 01:07, AlZayd scrive:
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In data 2006-02-17 13:47, kagemusha scrive:
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In data 2006-02-17 12:52, AlZayd scrive:
Vabbè, oltre che quotare l'intero mio scritto per ben due volte, inutilmente, avete qualcosa di più cicciotto da dire?



invero ho qualcosa di troppo cicciotto...



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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 18-02-2006 22:25  
quote:
In data 2006-02-18 14:03, kagemusha scrive:
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In data 2006-02-18 01:07, AlZayd scrive:
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In data 2006-02-17 13:47, kagemusha scrive:
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In data 2006-02-17 12:52, AlZayd scrive:
Vabbè, oltre che quotare l'intero mio scritto per ben due volte, inutilmente, avete qualcosa di più cicciotto da dire?



invero ho qualcosa di troppo cicciotto...



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penny68

Reg.: 14 Nov 2005
Messaggi: 3100
Da: palermo (PA)
Inviato: 18-02-2006 22:27  
quote:
In data 2006-02-18 22:25, AlZayd scrive:
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In data 2006-02-18 14:03, kagemusha scrive:
quote:
In data 2006-02-18 01:07, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-02-17 13:47, kagemusha scrive:
quote:
In data 2006-02-17 12:52, AlZayd scrive:
Vabbè, oltre che quotare l'intero mio scritto per ben due volte, inutilmente, avete qualcosa di più cicciotto da dire?



invero ho qualcosa di troppo cicciotto...



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..orgoglio e pregiudizio..

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NightEagle

Reg.: 27 Gen 2006
Messaggi: 419
Da: Rimini (RN)
Inviato: 18-02-2006 22:30  
Ho visto il film...e uno dei film che ricordo volentieri.

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